Un componente chimico presente all’interno della Cannabis, comune stupefacente disponibile anche nel nostro paese e di cui ci sono forti limitazioni a livello legislativo, pare sia al centro di una ricerca interessante per la lotta al cancro. Alcuni scienziati del California Pacific Medical Centre Research Institute hanno scoperto che il cannabidiolo (CBD) è in grado di inibire la diffusione di cellule tumorali al seno; questo significa che potrebbe essere battuta una strada totalmente differente all’attuale chemioterapia per fermare questo grave male. Anche la legge è salva, visto che l’utilizzo di questo unico componente non porterebbe ad alcun effetto “psicoattivo” (principale conseguenza dello sfruttamento di stupefacenti). Per chi dovesse pensare che quindi basterà fumare marijuana per “salvarsi”, è giusto sottolineare che si sta inutilmente illudendo: le quantità di cannabidiolo necessaria per curare il tumore al seno è decisamente superiore a quella disponibile in una canna. In ogni caso, al momento la verifica è solo avvenuta in laboratorio; sarà necessario spostarsi in vivo per avere una conferma sui dati. [via efluxmedia]
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