Il fumo è sicuramente una delle potenziali cause che portano al tumore ai polmoni, ma questo non è l’unico grande problema: il sistema cardiovascolare è profondamente intaccato dal fumo, come trasportatore di ossigeno. Le problematiche derivanti sono innumerevoli: malattie coronariche, aneurismi addominali, malattie cerebrovascolari e emorragie. Non mancano le malattie più ricorrenti, quali bronchiti, enfisemi, asma e infezioni respiratorie. Perché fa così male? La risposta è ovvia, considerando la composizione chimica di una sigaretta che, tra le 4000 componenti, contiene Nicotina, Monossido di Carbonio, sostanze irritanti, varie sostanze cancerogene (tra cui il Benzopirene) e polveri fini (che riescono a passare la barriera degli alveoli e vanno ad intaccare, tramite il sangue, altri organi). Smettere di fumare è immediatamente utile, come afferma Anagen.net: già dopo 2 ore dall’ultima sigaretta la nicotina inizia ad essere eliminata dal corpo, tramite l’urina; dopo 12 ore ad abbandonare il corpo è il monossido di carbonio; dopo 7 giorni si inizia a vedere un miglioramento di pelle, alito, denti e capelli, e anche i sensi si acuiscono; dopo un mese la tosse inizia ad eliminare le sostanze dannose; dopo un anno il rischio di patologie cardiovascolari diminuisce significativamente; infine, dopo 6/7 anni il rischio di sviluppare un tumore ai polmoni smette di crescere. Il fumo è assimilabile a tutti gli effetti ad una droga, la buona volontà a volte non basta: ecco allora che farmaci appositi o concorsi come Smetti & Vinci (ecco il sito internet) possono darvi una motivazione in più (attenzione però, il concorso sarà valido dal 2 al 29 maggio ed è gratuito).
Lascio a voi capire, nella foto sopra, quali sono i polmoni di una persona sana e quelli di un fumatore.
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